Censimento dal basso

Una sfida per il coordinamento

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Censimento scuole, aule e spazi dismessi per la riapertura delle scuole in sicurezza. Facciamolo noi

I dati che stiamo raccogliendo partendo da Roma la nostra città non sono sostituitivi di una rilevazione, approfondita e rigorosa realizzata dalle istituzioni competenti: Municipi, Comuni, Provincie, Regioni, Ministero Istruzione e Ricerca, Ministero Economia e Finanza. Anche perché alla rilevazione dovrebbero far seguito: 1) Piano di finanziamento. 2) Programma di intervento. 3) Appalto delle opere. 4) Vigilanza e controllo dei lavori. 5) integrazione degli organici di Insegnanti, Ata (bidelli, e personale amministrativo), AEC, mense scolastiche. 6) Consegna delle “nuove Aule” entro il mese di settembre alle scuole. In assenza di tale percorso, documentato e reso pubblico, questo materiale sarà comunque molto utile per alimentare l’interlocuzione con le istituzioni inadempienti e qualora fosse necessario il conflitto locale e nazionale con le stesse istituzioni.

Per questo abbiamo attivato, partendo da alcuni municipi romani, due strumenti che tutti possono modificare: la mappa (sopra) e il foglio exell (sotto) entrambi implementabili.

Non si tratta di sostituirsi all’Istituto di Statistica ma costruire nei mesi che vengono un efficace strumento di contestazione alle istituzioni che a cinque mesi dalla comparsa del coronavirus non hanno cominciato ancora a fare le rilevazioni indispensabili perché la scuola a settembre possa riprendere in persona e in sicurezza.

Uno strumento di contestazione e di denuncia della classe politica che sta cavalcando il covid 19 per degradare la scuola pubblica, accrescere i finanziamenti alla scuola private, sottrarre ai bambini e ai giovani uno strumento di formazione, istruzione, cittadinanza, inutili orpelli per una società neoliberista che odia l’uguaglianza, la conoscenza, il senzo critico, la socialità. Uno strumento di contestazione che può diventare anche uno strumento di lotta contro tutte le istituzioni che si stanno rendendo complici di questo ennesimo attacco alla scuola pubblica.

Sono tante le sfide che attendono il Coordinamento Cittadino a partire da quella originaria di mettersi insieme accettando le reciproche diversità. Una delle sfide, forse la più proficua e costruttiva è quella di affrontare insieme il Censimento dal basso delle aule, scuole, spazi inutilizzatimi, sottoutilizzati o utilizzati impropriamente. Quello che segue è un elenco delle cose che stanno succedendo a Roma:

Almeno 3 o 4 gruppi hanno realizzato o stanno realizzando una mappatura sul territorio per identificare varie risorse, altri non l’hanno ancora fatto ma hanno intenzione di farlo..

Chi le Scuole, o le aule o gli spazi coperti pere essere utilizzati come aule.
Chi gli spazi all’aperto, giardini e ville pubbliche in grado di ospitare attività didattiche episodiche o continuative.
Chi spazi coperti, cinema, teatri, sia per specifiche attività esterne alle scuole sia come uso temporaneo in funzione di aule

.Rapporto con i Municipi nel merito all’inizio della scuola

Ci sono gruppi associazioni che si stanno muovendo del tutto liberamente e rilevando risorse disponibili vicine alla loro scuola.
Ci sono gruppi ed associazioni che stanno cercando di interloquire con i municipi perché si diano da fare istituzionalmente al reperimento e censimento.
Municipi che da soli stanno cercando di individuare spazi utili per diradare gli alunni sul territorio rispetto alla concentrazione esistente.

Chi scrive pensa che adesso sia il momento adatto per rafforzare, dare continuità e radicamento nel territorio del gruppo che si è formato e che con l’estate e le vacanze rischia di sciogliersi come neve al sole.

Ma mentre ciò speriamo che avvenga dobbiamo anche individuare scadenze comuni per ottenere finanziamenti necessari per ripristinare e rendere agibili aule e spazi.

Sempre negli stessi tempi dobbiamo trovare il modo di manifestare e chiedere con forza l’aumento degli organici degli insegnanti e del personale non docente senza il quale…non succede nulla di buono. Di tutto ciò ed altro ancora proviamo a discutere, tirare fuori pensieri, proposte, riflessioni individuali e di gruppo.