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Fuori legge come e perchè
“Il fenomeno delle classi con un numero eccessivo di alunni per classe, irrispettosamente definite, nei confronti dei suoi occupanti, “classi pollaio” è cresciuto in modo esponenziale a causa dell’introduzione DEL DPR 81 del 2009, la cosiddetta Legge Tremonti-Gelmini. Purtroppo da allora i Governi che si sono succeduti nulla hanno fatto in merito.”
Così esordisce il paragrafo 2.2, pag. 20, del XIX rapporto di CITTADINANZA ATTIVA* sull’“Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola”**.
Prosegue il XIX rapporto:
“Ora però è arrivato il momento di porre mano a questo grave fenomeno, che ha messo in luce durante la pandemia, ulteriori effetti negativi, come quello di non poter garantire il distanziamento di almeno un metro tra gli studenti di molte classi italiane con grande spreco di denaro pubblico per porvi rimedio con banchi mono posto e nuovi spazi da adibire ad aula.
Occorre superare quello che si potrebbe definire un paradosso “normativo” che da un lato prevede una norma relativa all’anti incendio e pienamente vigente che vieta che ci siano più di 25 alunni per classe (DM 26/81992) e un precedente DM18/12/1975 che stabilisce oltre all’altezza di almeno 3 metri di un’aula anche il rispetto del cosiddetto spazio vitale per studente pari a 1,80 mq e 1,96 mq, secondo l’ordine di scuola, che confliggono con il DPR successivo che ha consentito di innalzare il numero di alunni per classe fino a 30 nelle Secondarie di II grado (il Decreto del Presidente della Repubblica 81/2009, frutto del recepimento della cosiddetta legge Tremonti-Gelmini).

La tabella pubblicata nel rapporto denuncia che 458.664 tra alunni e studenti fanno scuola dal 2008 nelle classi pollaio, perché il decreto Gelmini/Tremonti ha aumentato gli alunni per classe violando la normativa edilizia e quella della
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di Renata Puleo¹
Strade parallele e crocevia
Per comprendere le trasformazioni della dirigenza scolastica fino all’attuale Legge 13 luglio 2015 n.107, bisogna ripercorrere i passaggi legislativi, e dunque squisitamente politici, delle “rottamazioni” subite dall’intero impianto della scuola pubblica. Lo faccio con uno sguardo parziale, sia al tema specifico – la dirigenza – sia alla numerosità dei provvedimenti relativi al pubblico servizio, spesso di difficile lettura essendo la materia di cui trattano fitta di sovrapposizioni e di richiami.
Il giro di boa mediante il quale si arriva all’attuale normativa avviene durante il decennio ’90 del secolo scorso e non riguarda solo il “riordino” dell’istruzione o del pubblico impiego, ma gli stessi concetti di pubblico e di statale.
Tra il 1993 e il 1994 vengono liquidati due provvedimenti i cui effetti dureranno nel tempo: la contrattualizzazione del pubblico impiego e l’emanazione del
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Lascia un commento | Tag: buona scuola, dirigenti scolastici, gelmini, Mateo Renzi, presidi, riforma scolastica | Pubblicato in: La Buona Scuola di Renzi, scuola pubblica condannata a morte
Il professor Settis documenta e argomenta contro l’ottusa locuzione di Tremonti secondo il quale: “Con la cultura non si mangia”. Condividiamo le argomentazioni del professore, ma aggiungiamo che, purtroppo, la stupidità sottesa alla locuzione in oggetto è patrimonio ormai anche della cosiddetta “sinistra” istituzionale, che per l’ottusità nutre, oltretutto, un entusiasmo da neofita.
Quanto esprime e argomenta Settis, a nostro parere può estendersi a tutto lo “Stato Sociale” costruito nei paesi europei dal dopoguerra a tutti gli anni settanta. Tra molti storici ed economisti avvertiti la crescita dei diritti sancita dalle Costituzioni alla fine della seconda guerra mondiale, ha spinto gli stati a realizzare istituzioni destinate alla soddisfazione dei bisogni che le nuove Costituzioni hanno sancito come diritti universali, fatto fino allora inedito per l’umanità.
Istruzione, Sanità, Pensioni, tanto per citare i più diffusi nell’Europa continentale, hanno dato vita a sistemi (scolastici, sanitari, pensionistici pubblici) che hanno resi esigibili i diritti sanciti.
Unanimemente storici ed economisti giudicano questo sviluppo dello “Stato Sociale” come un grande progresso civile e sociale che ha accompagnato lo sviluppo industriale ed economico europeo. Un concetto che in pochi coltivano Continua a leggere
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Lascia un commento | Tag: Bologna, buona scuola, gelmini, giannini, invalsi, legge d'iniziativa popolare, lip, ministro, privata, Renzi, ricerca, salvatore, scuola pubblica, Settis, tremonti | Pubblicato in: scuola pubblica condannata a morte
Lunedì 12 settembre, primo giorno del nuovo anno scolastico 2011/12, in un’intervista rilasciata a Mattino 5 la ministra Gelmini dichiara: “‘‘Le classi con più di 30 alunni sono lo 0,6%”.
Un po’ come dire che solo lo 0,6 % dei nostri bambini quotidianamente torturati rischiano l’asfissia da sovraffollamento.
La ministra, se non vuole risultare goffa e ridicola come di consueto, dovrebbe comunicarci dati seri. Ovvero quante classi da 30 (visto che ci ha fornito solo il dato sottostimato sulle classi con più di 30 bambimi), quante classi da 29, quante classi da 28, quante classi da 27, quante classi da 26 bambini. Per non parlare delle classi con bimbi portatori di handicap dove la soglia massima si abbassa ulteriormente.
Esistono delle norme* che regolano la capienza massima delle classi alle quali alcune recenti sentenze di TAR regionali impongono la non derogabilità. Ma queste sentenze come anche le norme la ministra Gelmini le ignora o fa finta di ignorarle.
Pertanto invitiamo tutti a vigilare sulle reali condizioni di capienza delle classi e laddove sussistano condizioni fuori norma intraprendere i necessari passi.
Ricordiamo che di eventuali casi non a norma di legge risponderanno penalmente i dirigenti scolastici.
Ascolta l’audio qui sotto
*D.M. 26.8.1992 – norma di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica, sancisce il numero massimo di alunni per classe: 25 bambini più l’insegnante o 24 bambini nel caso di due insegnanti.
Inoltre il D.M. 18.12.1975 “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica” prevede, per garantire condizioni igieniche e sanitarie compatibili con l’attività didattica, i seguenti standard minimi di superficie:
-
scuola dell’infanzia – mq/alunno 1,80
-
scuola primaria – mq/alunno 1,80
-
scuola secondaria 1° grado – mq/alunno 1,80
-
scuola secondaria 2° grado – mq/alunno 1,96
L’altezza dei soffitti delle aule, inoltre, non può essere inferiore a 3 metri. Una classe di scuola dell’infanzia, primaria e media con 26 persone, di conseguenza, dovrebbe avere una superficie di mq 46,80.
Scarica il vademecum realizzato da RETESCUOLE
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Lascia un commento | Tag: berlusconi, classi pollaio, edilizia scolastica, gelmini, lazio, primaria, puglia, scuola pubblica, senteza, sovrafollate, tagli, tar, tremonti | Pubblicato in: Uncategorized
Mercoledì 6 luglio nuovo presidio al Ministero dell’Istruzione
in viale Trastevere 76 – Roma
ore 17.00

CLICCA SULL’IMMAGINE PER VEDERLE TUTTE
COMUNICATO STAMPA
Il Coordinamento delle Scuole Elementari di Roma ha indetto un nuovo presidio di genitori, insegnati, bambini e cittadini
Queste le ragioni:
Sono più di due mesi che stiamo aspettando una risposta formale e definitiva che i dirigenti del MIUR si erano impegnati a dare, nei tempi brevi, alle nostre richieste che erano e restano:
- Ripristino dei 111 posti di classi a Tempo Pieno tagliate a Roma. Si tratta di 111 Classi già funzionati e consolidate a Tempo Pieno negli anni precedenti.
- Rispetto dei diritto dei bambini portatori di Handicap sia ad un numero adeguato di insegnanti di sostegno (dimezzati rispetto all’anno precedente), sia al limite massimo di 20 alunni nelle classi di cui fanno parte.
- Realizzazione di 52 nuove classi prime a Tempo Pieno richiesta dai genitori per il prossimo anno scolastico.
- Ripristino delle classi che sono state accorpate ledendo la continuità didattica con gli insegnanti e con il gruppo classe.
- Ripristino della sicurezza abbassando il numero degli alunni nelle aule in cui vi sono 28/30 bambini, numeri eccedenti la normativa relativa alla sicurezza e ad una sana didattica.
- Ripristino dei posti di insegnamento della Lingua Inglese, 450 posti soppressi solo quest’anno.
Tutte queste richieste non sono altro che il ripristino della legalità che sancisce i diritti dei bambini , della loro salute, della loro sicurezza.
INOLTRE IL PRESIDIO SARA’ UNA PRIMA PROTESTA CONTRO IL TESTO DEL GOVERNO PER LEGGE FINAZIARIA CHE STA PER INIZIARE IL SUO ITER PARLAMENTARE
- Ancora una volta si cerca di fare cassa negando i diritti dei bambini disabili: ben 6 commi dell’articolo 7 sono destinati a tagliare le risorse loro destinate ed a manipolare un sistema di accoglienza e integrazione che costituiscono ancora un esempio di cultura civile irrinunciabile.
- Ancora una volta, senza un rigo di motivazione, si mettono in opera trasformazioni dell’impianto pedagogico per creare le premesse di nuovi tagli alla scuola pubblica e nuove privatizzazioni.
- Ancora una volta si cerca di aggirare e negare il dettato costituzionale “La Repubblica …istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.” In tutto il territorio nazionale (art.33, c.2). Elevando il numero degli alunni necessari per costituire una scuola si costringono milioni di studenti e alunni al pendolarismo, si privano migliaia di comuni di un presidio culturale e sociale, si impoverisce il territorio, si rende la scuola sempre più nemica di studenti e genitori, si accrescono le spese di trasporto a carico delle amministrazioni locali.
- Ancora una volta si ampliano le scuole rendendole sempre meno adatte alle necessità specifiche degli studenti/alunni ed alle caratteristiche che dovrebbe avere ogni ordine ed indirizzo scolastico….sempre più parcheggi anziché le istituzioni educative che dovrebbero essere.
- Ancora una volta si impedisce l’assunzione a Tempo Indeterminato di decine di migliaia di insegnanti ed ATA precari, che nella loro condizione rendono precaria la scuola per studenti ed alunni.
Bambini, Genitori, Insegnanti e A.T.A. di Roma non sono né rassegnati né domati e riprenderanno le lotte anche prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.
Per eventuali contatti: cell. 3466797204 – tel. 06 58320143
.
Clicca sull’anteprima per leggere l’articolo di Repubblica del 30 giugno sul futuro della scuola pubblica secondo la prossima manovra finanziaria

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Lascia un commento | Tag: berlusconi, classi, finanziaria, gelmini, mercoledì 6 luglio 20011, ministero dell'istruzione, miur, organico di diritto, organico di fatto, presidi, roma, scuola pubblica, tagli, tremonti | Pubblicato in: presidi

La scuola è come l’acqua o l’aria, un bene comune.
Deve rimanere pubblica e di qualità.
Chi vuole una scuola diversa, imbottigliata e preconfezionata se la paghi di tasca propria.
Dopo i Si ai referendum diciamo NO all’impoverimento della scuola pubblica.
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Lascia un commento | Tag: 10 giugno 2011, berlusconi, gelmini, ministero dell'istruzione, miur, organico di diritto, organico di fatto, presidio, protesta, roma, scuola publica, sit-in, tagli, tempo pieno, tremonti | Pubblicato in: Uncategorized
Roma, 10 giugno 2011 sera
Dopo gli scioperi della fame in difesa della scuola pubblica ed al termine del presidio permanente di tre giorni del 8/9 e 10 giugno 2011, si tenta con l’amatriciana sulla scalinata del Ministero dell’Istruzione.
CLICCA SULLA FOTO PER VEDERE I VIDEO

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Lascia un commento | Tag: 10 giugno 2011, amatriciana, berlusconi, cena, gelmini, ministero dell'istruzione, miur, organico di diritto, organico di fatto, pasta, presidio, protesta, roma, scalinata, scuola publica, sit-in, tagli, tempo pieno, tremonti | Pubblicato in: Uncategorized