Un altro padrone per la scuola pubblica italiana

Leggiamo la nota dell’ INVALSI, qui di seguito e in allegato,  con moderato stupore, considerato che è una manovra che avevamo previsto leggendo il “suggerimento” fornito da Il Sole 24 Ore di spostare la data delle prove per depotenziare lo sciopero del giorno 5 maggio.
Le dimissioni del Ministro Giannini vanno chieste a viva voce per questo ennesimo atto inscritto nella scellerata politica del Governo di cui è parte.
Indichiamo almeno tre motivazioni di ordine politico e di diritto:
il Ministro Giannini,  I) non è la titolare “autentica” del dicastero,considerato che riceve comunicazioni di servizio da un Istituto su cui dovrebbe vigilare; II) non rispetta il mandato ricevuto in quanto organo esecutivo che dove rispondere al Parlamento dei suoi atti; III) non è garante dei diritti che la Costituzione attribuisce ai cittadini della Repubblica (manifestazione di dissenso e diritto di sciopero).
Ultimo, ma non ultimo, l’arroganza dell’INVALSI e l’arrendevolezza del Ministro, dimostrano quanto la valutazione degli apprendimenti effettuata con la metodica del test, sia cruciale nell’impianto di tutto il Ddl 2994 (alias la Buona Scuola).
Renata Puleo, Piero Castello, NoINVALSI
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P. S. Facciamo notare che già nella sola intestazione l’Invalsi mette i puntini su gli “I”.
Gli ordini loro li danno direttamente ai Dirigenti Scolastici, ai Dirigenti degli Uffici scolastici Territoriali, agli Intendenti e sovrintendenti delle province a statuto speciale e buoni ultimi e per conoscenza: al Ministero, dell’Ufficio di Gabinetto del Ministro, e Direzione generale ordinamenti scolastici e valutazione del sistema di valutazione. Come dire: non ci pensate nemmeno a ostacolare il manovratore per conto della TROIKA e  della Confindustria.
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1 responses to “Un altro padrone per la scuola pubblica italiana

  • michele

    i docenti potrebbero falsare le prove invalsi aiutando tutti gli alunni a prendere 10. Chiaramente un’azione di forza da parte di tutti gli Istituti scolastici.

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